
Hopper, un americano a New York
Edward Hopper nasce a New York nel 1882 da genitori benestanti, titolari di un negozio di tessuti.
I genitori, scoperto il suo talento per il disegno, lo incoraggiano e lo iscrivono a una scuola di disegno per corrispondenza.
A 18 anni frequenta la New York School of Art e così entra in contatto con il mondo artistico che, da Parigi, si sta spostando proprio a New York.
Ignorato dalla critica per più di 20 anni, Edward Hopper lavora come illustratore, dove acquista padronanza nel segno e nella resa sintetica dei soggetti.
La svolta nell’arte e nella vita di Hopper avviene quando conosce sua moglie Josephine Nivison, anche lei pittrice, che diventa il suo vero partner creativo.
Lei era aperta, socievole e liberale tanto quanto lui era timido, solitario e conservatore.
Gestisce la sua carriera portandolo al successo. I suoi quadri, ma sarebbe più corretto dire “i loro quadri”, sono il frutto di una metodica progettazione, di molti schizzi e disegni preparatori, e di scelte che potremmo dire “sceniche”.
Non a caso il cinema e la fotografia si sono ispirati spesso alle sue opere, semplici nella tecnica, quanto profonde nel comunicare la realtà americana di quel tempo.
Andrea Giuseppe Fadini
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