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Michelangelo e la Cappella Sistina, il gesto più famoso al mondo.

Michelangelo e la Cappella Sistina, il gesto più famoso al mondo.

Michelangelo e la Cappella Sistina, il gesto più famoso al mondo

Ci sono alcune immagini della Storia dell’Arte che riscuotono un successo incredibile e sono conosciute in tutto il mondo.

Michelangelo Buonarroti è l’autore di una di queste “immagini icona” che ha saputo incantare generazioni di persone per secoli.

 

La Cappella Sistina

Siamo a Roma nel 1511 e Papa Giulio II commissionò gli affreschi per la volta della Cappella Sistina all’artista a lui più gradito.

Per questa scena dell’affresco, Michelangelo impiegò sedici “giornate” e rappresentò “La creazione di Adamo”.

Il risultato della fantasia di Michelangelo divenne, da quel momento, il simbolo stesso del fondamentale passo biblico disegnando anche all’interno delle nostre mente l’immagine della creazione dell’uomo.

 

Dio, Angeli e cervello

Il restauro del 1994 ha restituito freschezza all’affresco, eliminando riscritture e pasticci post-michelangioleschi.

Dio ha deciso di creare l’uomo e viene rappresentato in un turbine di angeli giovanissimi che lo sorreggono. Alcuni studiosi hanno confrontato il gruppo composto da Dio, angeli e mantello ad una figura in sezione del cervello umano scoprendo che è quasi identico.

Per altri il mantello rosso che “contiene” Dio e gli angeli sarebbe invece un chiaro richiamo all’organo femminile deputato alla creazione.

 

 

Il gesto più famoso al mondo

Lo sfondo è neutro. Sulla sinistra il primo uomo pare risvegliarsi proprio ora per accogliere la volontà divina. Un virtuosismo: la pupilla di Adamo non è disegnata, ma ottenuta con diversi livelli di intonaco che creano le giuste ombre.

Straordinaria l’invenzione del gesto: due indici si protendono, ma non si toccano. È una frazione di secondo prima che il miracolo si compia, o forse non ci sarà bisogno nemmeno di toccarsi. La magia di questo “momento” non poteva essere espressa meglio di così.

 

La scelta di Michelangelo

Provate a immaginare una soluzione diversa: le dita che si toccano, le mani in posizioni diverse e così via. Vi accorgerete che esiste solo una soluzione “giusta” per ammaliare: quella scelta e pensata da Michelangelo capace di proiettare un “momento” nell’eternità.

Un altro prodigio che dimostra tutto il valore di questo grande artista del Rinascimento.

Andrea Giuseppe Fadini

 

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