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Skrik. Gossip in Norvegia

Skrik. Gossip in Norvegia

Il titolo originale in lingua norvegese è “skrik”.

Noi lo conosciamo come “L’urlo” di Edvard Munch.

 

Questo quadro è una delle immagini più conosciute al mondo tanto che è diventato pure un “emoticon” da telefonino.

Pochi conoscono il lavoro completo di Munch, ma questo quadro sì.

 

Munch ne dipinse 4 versioni e insieme ad altri soggetti simili, tra cui un’altra opera che intitolò “Ansia”.

Un contributo diretto alla notorietà di questo quadro lo diedero i ladri.

 

Nel 1994 alla Galleria Nazionale di Oslo due uomini, molto tranquillamente, presero l’opera (la versione del 1893) e, con l’”Urlo” sottobraccio, se ne andarono.

 

Ladri gentili perché lasciarono un biglietto di ringraziamento, al posto del quadro, dove scrissero: “Grazie per le misure di sicurezza così scarse”. Il quadro fu poi ritrovato 3 mesi dopo in una camera di albergo.

 

Nel 2004, invece, toccò alla versione del 1910 che fu presa, con pistole in mano, dal Museo Munch. Questo “furto a mano armata” fece scalpore perché la Norvegia non è abituata a fatti simili.

Anche in questo caso l’opera fu recuperata 2 anni dopo e, dopo un restauro perché tenuta all’umido, fu ri-esposta nel 2008.

 

Il tema fu molto caro a Munch che, per non lasciare spazio a dubbi interpretativi, scrisse un poemetto sulla cornice della versione del 1895: «Camminavo lungo la strada con due amici quando il sole tramontò, il cielo si tinse all'improvviso di rosso sangue. Mi fermai, mi appoggiai stanco morto a una palizzata. Sul fiordo nero-azzurro e sulla città c'erano sangue e lingue di fuoco. I miei amici continuavano a camminare e io tremavo ancora di paura… E sentivo che un grande urlo infinito pervadeva la natura.»

 

Infine, un po’ di mistero non guasta mai. In una delle versioni, in alto a sinistra, compare una scritta che recita: “Può essere stato dipinto solo da un pazzo”. Chi è stato? E quando?

Alimento ghiotto per storici e studiosi che hanno così potuto creare decine di teorie e interpretazioni.

 

Il sigillo finale alla celebrità dell’opera tocca al denaro.

Nel 2012 la casa d’aste Sotheby realizzò il record assoluto d’incasso (di allora) per un singolo quadro, vendendo l”Urlo” a 120 milioni di dollari, causando un altro tipo di “urlo da soddisfazione” per il cassiere di Sotheby che in un solo colpo intascò 14 milioni di dollari di commissione.

Skrik!

 

Andrea Giuseppe Fadini

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