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Il campo di papaveri di Claude Monet

Il campo di papaveri di Claude Monet

 

Quando Claude Monet dipinse questo capolavoro aveva 33 anni ed era il 1873, un anno prima della famosa mostra degli impressionisti presso lo studio del fotografo Nadar.

Monet era appena ritornato da un viaggio in Inghilterra e si trasferì ad Argenteuil, un villaggio sulla Senna alla periferia di Parigi.

Un luogo luminoso che piacque molto agli impressionisti e dove dipinsero molti quadri.

Un campo di papaveri è molto suggestivo e spinge un pittore a soluzioni semplici, giocando sull’effetto dei tocchi rossi su un fondo verde prato.

Ma Monet non ha mai scelto la soluzione più facile, ma quella giusta e reale.

La magia di una passeggiata tra i campi, questo voleva trasmettere.

Com’è sua abitudine riporta, senza disegno, ma solo a tocchi e zone di colore, il paesaggio. Rende magistralmente l’atmosfera un po’ calda, grazie ai colori pastello e alle nuvole bianche che lasciano poco spazio al cielo.

Due figure in alto a sinistra indicano che lì c’è un sentiero, una strada. Ma sua moglie e suo figlio Jean si sono immersi nel prato.

A sinistra in pendio, sul fianco dell’argine, i papaveri e, sulla destra, il campo. I colori sono tenui, la tavolozza che ha scelto Monet oggi non è a toni brillanti, perché avrebbe tolto realismo al quadro. Usando i toni pastello, ma con colori a olio, è riuscito a portarci lì, al suo fianco, immersi anche noi nel campo di papaveri.

Fra pochi passi ci raggiungerà sua moglie e il piccolo Jean.

 

 

 

 

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