
Warhol vs Banksy confronto a Catania
“Nel futuro ognuno sarà famoso per 15 minuti” scrisse Andy Wharol negli anni ‘60. Banksy gli fa il verso scrivendo: "Ognuno nella vita avrà 15 minuti di anonimato".
L’idea di confrontare due personaggi che sono distanti nel tempo è il tema di una mostra organizzata a Catania che durerà fino a giugno 2022.
In soli 40 anni e passa si sono capovolti alcuni valori, tra cui quello della visibilità. Un desiderio di “esserci” ai tempi di Wharol e la voglia di non “esserci” e staccarsi dall’onnipresenza social per i contemporanei di Banksy.
Malgrado il diverso contesto storico possiamo notare che Warhol e Banksy hanno molti punti in comune.
Tutti e due hanno saputo sfruttare al meglio i media come grande veicolo pubblicitario gratuito, creandosi Warhol un’immagine di personaggio trasgressivo e scandaloso e Banksy un’immagine misteriosa, in cui si spaccia per artista di “strada”, ma sceglie “muri” strategici dove riportare le sue vignette.
Wharol dipinge una banana (il primo fra tutti i “bananari”, a seguire altri, Cattellan compreso) e Banksy prende un’immagine dal film Pulp fiction e sostituisce le pistole con … banane.
Wharol crea un’immagine con Marilyn Monroe, diventata poi il suo “biglietto da visita”, e arriva Banksy che crea un’immagine di Kate Moss (lo so, il confronto è indecente) con gli stessi colori della Marilyn di Wharol.
In definitiva riunire immagini di Banksy insieme a quelle di Andy Wharol più che un confronto è un enorme regalo, se ancora ne avesse bisogno, a Banksy.
Wharol vince per manifesta superiorità.
Certo ai tempi di Wharol c’erano Elvis Presley e i Beatles, a Banksy è toccato di vivere al tempo di Ed Sheeran e i Maneskin.
Andrea Giuseppe Fadini
Lascia un commento